lunedì 28 marzo 2011

Un orto sui tetti di Milano

di Elena Ruzza

Produrre alimenti biologici nel cuore di Milano. Il progetto, che sembrerebbe una contraddizione in termini, nasce da un'idea di Riccardo Rinetti, fotografo, e dal regista Paolo Calcagni, con la collaborazione di due agronomi. Da più di un anno coltivano ortaggi sul tetto del Bar Atm, locale ai Bastioni di Porta Volta, in una delle zone più centrali e trafficate della città.
L'orto sistemato sulla terrazza è costituito da cinque di vasche di legno, alte circa mezzo metro, rivestite di una tela permeabile e riempite da uno strato di argilla espansa e da terriccio “viziato” misto a pietra pomice. Seguendo i principi dell'agricoltura biologica sono stati piantati ravanelli, insalate, bietole, erbe aromatiche, sedano, melanzane, fagiolini, fagioli, carote, e così via. Le stesse varietà sono state contemporaneamente piantate in un campo “selvaggio” nella campagna brianzola.
Scopo dell'operazione è raccontare come nasce e produce un orto urbano attraverso il confronto con il tradizionale orto di campagna. L'intera operazione e la crescita degli ortaggi nelle stagioni è stata fotografata e ripresa: il risultato sarà diffuso su internet nel film “L'orto contemporaneo viziato e selvaggio”.
Gli autori dell'iniziativa hanno confermato che l'agricoltura nel cuore di una metropoli produce, e produce cibi di qualità. Il raccolto del piccolo orto si è rivelato incredibilmente abbondante anche senza l'utilizzo di prodotti chimici, e assicurano gli esperti che è sufficiente lavare gli alimenti per eliminare polveri sottili e altre tracce di inquinamento.



Orto diffuso. Mappatura degli orti urbani a Milano

di Elena Ruzza

Il panorama degli orti urbani a Milano è estremamente variegato per tipologia, dimensioni, stato giuridico, finalità e motivazioni, che vanno oltre la passione o la necessità di autosostentamento. Si va infatti dalla coltivazione dell'orto urbano quale attività di sostegno o riabilitazione come accade all'ex Paolo Pini, dove il “Libero orto” coinvolge persone in situazioni di disagio o con handicap fisici e psichici, agli orti nelle scuole come strumento didattico e occasione formativa. Ci sono naturalmente i complessi di orti in proprietà o in affitto, comunali e privati, fino al vasto insieme di orti abusivi, molti dei quali anche se non istituzionalizzati sono consolidati nel tessuto urbano e sociale, come i 103 orti di via Rizzoli, coltivati fin dagli anni '50 e poi demoliti dal comune a febbraio, dopo decenni di utilizzo.
In questo contesto nasce un anno fa su iniziativa dell'agronoma Mariella Bussolati il progetto Orto diffuso, che ha già ottenuto il riconoscimento Award di Agricoltura dell'Agenzia Italiana Campagna e Agricoltura Responsabile. Nel suo manifesto l’orto diffuso si definisce “in realtà un network, che collega gli spazi più immediatamente disponibili (balconi terrazzi, davanzali) con gli spazi più tradizionali. E’ una comunità virtuale ma anche fisica che si articola attraverso tutte le persone che utilizzano questi spazi per ripensare la città, ma anche la propria vita.” Il primo obiettivo di orto diffuso è la mappatura degli orti urbani della città di Milano, come analogamente sta avvenendo a Roma per conto di un'altra iniziativa di cittadini. L'aspetto interessante dell'operazione sta nel suo carattere aperto e collaborativo: chiunque può contribuire segnalando aree milanesi adibite ad orti, e non solo. Il catalogo comprende infatti tutte le tipologie riferibili all'agricoltura urbana, dagli orti su terrazzi e balconi a quelli comunali regolarmente affittati passando per orti di privati, cooperative, associazioni, gruppi informali. Inoltre, in linea con la logica del guerrilla gardening, la comunità di orto diffuso invita a segnalare anche aree dismesse o in attesa di una destinazione d'uso definitiva, angoli inutilizzati, aiuole dimenticate e tutti quei luoghi che potenzialmente potrebbero essere ridisegnati e vissuti attraverso l'agricoltura urbana. Come dichiarato ancora nel manifesto “nel progetto dell’orto diffuso l’utilizzo di strumenti multimediali e di internet diventa un ingrediente importante per mantenere la rete di relazioni, consentire la condivisione di informazioni, permettere ad altri di conoscere il progetto, rielaborarlo, trasformarlo, e rimetterlo in circolo”.
Dal blog Ortodiffuso la mappa interattiva degli orti urbani di Milano e Roma.

Milano, orti a scuola

di Elena Ruzza

Il 21 e 22 marzo a Milano sono stati inaugurati i nuovi orti nelle 30 scuole che hanno aderito all'iniziativa promossa dal comune “Orti didattici”. Si tratta di un progetto di educazione ambientale e alimentare in collaborazione con “il Giardinone cooperativa sociale” rivolto agli insegnati e agli studenti delle scuole elementari e medie che prevede la realizzazione di un orto didattico all’interno della scuola o della riqualificazione dell’esistente e una serie di attività didattiche. Gli orti diventano dunque aule all'aperto dove poter sperimentare direttamente quanto imparato, o meglio ancora imparare facendo e toccando. L'importanza di una esperienza simile è già da tempo riconosciuta, come accade nell'Istituto Comprensivo Sandro Pertini in zona Barona, a pochi passi dal complesso di orti di via Chiodi. La scuola ha appena aderito all'iniziativa Orti didattici, che ha consentito la realizzazione di un orto attrezzato. Ma qui già da diversi anni i piccoli alunni coltivano due angoli del cortile, adibiti ad orti grazie all'aiuto di qualche nonno volenteroso ed esperto. La validità di questa esperienza non sta soltanto nell'uso degli orti come prezioso strumento didattico, di crescita e di gioco, ma anche nella conferma del loro essere occasione di incontro – in questo caso intergenerazionale, di scambio, recupero e condivisione di saperi.

Su questo tema segnaliamo anche l'incontro promosso dal blog Lunedì sostenibili 
Lunedì 16 maggio, c/0 spazio Pervinca, viale Stelvio 52, dalle 20,30:
Gli orti didattici esperienze milanesi a confronto a cura di Geraldina Strino


Gli orti urbani di Italia Nostra: un progetto di massa

di Paola Tonizzo

Italia Nostra, associazione che si occupa della tutela del patrimonio storico, artistico e naturale italiano,  pone una particolare attenzione all’ambiente, al paesaggio urbano e rurale. Gli orti urbani, infatti, se correttamente progettati e gestiti, svolgono non solo importanti funzioni sociali ma costituiscono anche una forma di arricchimento naturale e di qualità urbana. 
Il progetto “Orti urbani”, per il quale ha avviato un percorso di collaborazione con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – ha come finalità quella di promuovere la diffusione delle coltivazioni in tutta Italia, sottraendo aree verdi all’abusivismo edilizio, alla speculazione e all’inquinamento ambientale. Con l’aiuto di linee guida elaborate dalla facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, I.N. ha definito modalità comuni considerando i diversi caratteri del territorio nazionale.
Il progetto parla di orti come “parchi culturali” che migliorino la qualità della vita e, allo stesso tempo, intende salvaguardare l’estinzione di alcune specie e ristabilire la coltivazione di prodotti che, a causa delle grandi coltivazioni intensive, si stanno perdendo. Questi prodotti potrebbero poi essere venduti  a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore.
L’avvio del progetto è stato sancito dalla firma di un protocollo di intesa, settembre 2008, in cui Italia Nostra e ANCI individuano obiettivi comuni dell’iniziativa.
In primo luogo l’importanza di considerare gli Orti come realtà sociale, urbanistica e storica di primo livello sottraendoli ad eventuali situazioni di marginalità e degrado in quanto sono, a tutti gli effetti, luoghi urbani verdi. In secondo luogo, favorendo lo sviluppo di progetti di qualità da parte di soggetti pubblici e privati e valorizzando la qualità delle iniziative che si occupano del tema. C’è la volontà comune di tutelare la memoria storica degli orti favorendo la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione. Così facendo, c’è un recupero della manualità relativa a questa attività e si pongono le basi per un possibile scambio di esperienze e di collaborazione tra pubblico e privato.
Il protocollo termina con l’impegno, da parte di entrambe le associazioni, di promuovere l’iniziativa comunicando il messaggio tramite seminari tecnici, corsi, redazione di manuali e guide, ecc..
Utilissimo per la concreta attuazione del progetto è il documento redatto dall’Università di Perugia con le linee guida per la progettazione di orti urbani e periurbani. Sono identificate quattro tipologie: orti per il reinserimento dei detenuti nella realtà lavorativa; orti didattici per le scuole; orti per gli anziani affinché facciano attività motorie e di socialità all’aria aperta; orti per la riabilitazione di pazienti diversamente abili.
Ci sono fondamentali indicazioni e consigli riguardo alla forma, alla localizzazione, all’orientamento degli appezzamenti. E’ possibile così avere una guida pratica per una progettazione consapevole e rispettosa del contesto. Sono definite anche le condizioni per il mantenimento, con utili suggerimenti per quanto concerne l’irrigazione, la pulizia, lo smaltimento dei rifiuti…
Una seconda parte è dedicata nello specifico alle coltivazioni: cosa, quando e dove. Nonostante queste indicazioni generali valide per tutti è salvaguardata la differenza culturale e geomorfologica.
Un anno dopo, al protocollo tra Italia Nostra e ANCI aderisce anche la Confederazione Nazionale Coldiretti che collabora per elaborare delle schede per aree situate in diverse parti d’Italia, tenendo conto delle linee guida.
In attuazione di tale progetto sono state avviate, a oggi, 10 iniziative estese a diverse città italiane (Assisi, Foligno, Genova, Savona, Lugnano in Teverina (Tr), Ostuni, Padova, Roma, Santa Giusta (Or), Sant’Anatolia di Narco (Pg) e che sono state quindi tradotte nella elaborazione di altrettante schede progettuali concernenti ciascun orto, la sua gestione, le culture praticabili.

venerdì 25 marzo 2011

Ortografie a Bologna

di Matteo Isipato

Iniziata da più di trent’anni, l’esperienza degli orti urbani a Bologna è una realtà viva e dinamica che oggi conta più di tremila appezzamenti diffusi in otto quartieri.
Affascinata da questo mondo fatto di impegno e di cura, Erica Zanetti, in collaborazione con gli assessorati Servizi sociali, Urbanistica e Ambiente del comune di Bologna, ha realizzato un viaggio fotografico alla scoperta di questa realtà, culminato con la realizzazione della mostra “ORTOgrafie: segni di terra bolognese e della sua gente”. 


L’esposizione mostra i segni di una comunità attiva che cambia nel tempo, all’interno della quale rimangono immutate la passione e la dedizione nei confronti della terra. Gli orti urbani, oltre che da piccoli scorci di campagna in città, si rivelano eccezionali luoghi di socializzazione soprattutto per le persone anziane che, spesso più di altre, rischiano l’isolamento e la solitudine.


lunedì 21 marzo 2011

Rural Film Festival - by Asilo Bianco


CORTO & FIENO
Rural Film Festival
Second Edition
September 2011
Ameno and Armeno (Novara - Italy)
SECTION SCHOOLS COMPETITION
"CINEMA ACERBO"

RULES AND CONDITIONS OF PARTICIPATION
Corto & Fieno (“Short and Hay”) first edition underlined the importance cinematic representations of rural life in contemporary cinema. Considering the interest aroused by the sights and sounds of rural life, the second edition of the festival intends to raise the cultural area in which to look at, listen to and discuss the films that tell with the relationship between man and his land. The idea is to bring attention to the rural culture, both of our territory and in other parts of the world, to offer it as an example of an innovative strategy aimed at a happy decrease. The film allows you to create moments of knowledge and exchange with other areas and other communities, who want to build a historical memory of their rural traditions through the use of the interview, video and short film.
"Cinema acerbo" (Unripe Cinema) will harness the creativity of film students who choose the rural world as the object of their laboratories for audiovisual productions. The purpose of this section is to draw attention of stakeholders in the school - students, teachers, executives - and the use of cinematic representation is a reflection on the importance of the territory and in particular on the rural.

1- Competition open to everyone

2- Registration for the festival is free. Are borne by the participants all expenses incurred in sending the video documentation.

3- The subject of the film must follow the general theme of the festival, which relate to the life and work of the campaign, and, generally, the relationship between Nature and Man. Are allowed different genres (documentary, fiction, video art).

4- The festival will be held in Ameno and Armeno on September 2011 and will be structured over several days with a series of public events, according to a plan that will be announced in the weeks before the start of the event.

5- The duration of the movie (including titles) shall not exceed 15 minutes. We will accept video both published and unpublished.

6- All selected videos will be presented during the days of the festival in "CINEMA ACERBO Section".

7- The jury will be composed of personalities from the worlds of cinema and culture. At the end of the Festival will be declared the winning work, in addition to the second and third classifieds. Jury’s opinion is not questionable.

8- All participants of the Festival "Corto e Fieno" can contracted with guest accommodation in the area.
9- Copies of the short films received will become part of the festival and will not be returned. 10- There will be prizes for the first three films classified, the amount will be announced in due course on websitehttp://www.asilobianco.it/

11- The videos in DVD format must be received by July 30, 2011 in
duplicate, with entry form for the short film, completed in its entirety (attached to this announcement).
The videos will be sent to:

Associazione Culturale ASILO BIANCO
Via Zanoni 17, 28010 Ameno (NO) Italy
for more information contact: Ersilia Medina – segreteria@asilobianco.it

REGISTRATION FORM FOR SHORT FILMS
“CINEMA ACERBO”


Movie title
Duration
Year of production
Video format (4:3, 16:9, scope)
Produced by(specify the name of the individual, group or association)
Name and surname of the person responsible
Address
Phone number
E-mail
Plot of the film
(about 5 rows)
Director
Screenplay
Main actors
Director of photography
Editing
Music

More info on:
www.cuoreverdetraduelaghi.it

sabato 19 marzo 2011

Luigi Greco presenta il Manifesto dei villaggi agricoli a Milano

Lunedì 21 marzo, alle 10,00, Luigi Greco presenta il suo
Manifesto dei villaggi agricoli per la gestione dell'Agro romano.
L'incontro si tiene nell'aula z.2 della facoltà di Architettura e società del Politecnico di Milano, nell'ambito del Laboratorio "Costruire naturale".
docenti Lorenzo Consalez, Mauro Giuliani, Stefano Laffi e Alessandro Rocca
tutor Alessandro Altini, Maria Feller, Luisa Giovenzana, Camilla Vecchi

martedì 15 marzo 2011

Roma, spazi verdi condivisi, di studioUap

su indicazione di Luigi Greco:

Zappata romana: spazi verdi condivisi - di studioUAP
Sono oltre 50 gli spazi verdi condivisi riportati nella mappa, fra giardini, orti e ‘giardini spot’ ad opera di cittadini e associazioni che in prima persona ne curano la realizzazione e/o gestione contro il degrado delle aree verdi urbane a Roma.
Queste sommate ai 65 siti di orti spontanei individuali portano ad oltre 100 le aree di questo nella città.
Nella mappa sono segnalate anche alcune significative esperienze riguardanti le fattorie urbane, le case della partecipazione ed altre forme di gestione di aree verdi come i punti verdi qualità e le aree gestite da associazioni consolidate.
La mappa è in continuo aggiornamento. Segnalate novità e revisioni a: studioUap
vedi la mappa completa con tutti i riferimenti

domenica 13 marzo 2011

Torino. Stazione futuro


Da F-Urbe, un appuntamento da non perdere:


STAZIONE FUTURO. QUI SI RIFA' L'ITALIA

[gli interni delle Officine Grandi Riparazioni di Torino]

Il nostro Manifesto dei Villaggi Agricoli - teorie e illustrazioni - sarà ospitato in una delle grandi esposizioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia a Torino dal 17 marzo 2011.  La mostra: Stazione Futuro, curata da Riccardo Luna,  direttore della rivista WIRED, presenta al grande pubblico le 150 idee che nei prossimi 10 anni cambieranno l’Italia!
[se avete un'idea  o un bel progetto leggete qui]
Consulente scientifico della sezione architettura e città è Luca Molinari che col suo studio milanese Viapiranesi ha progettato l’allestimento della mostra all’interno degli spazi delle Officine Grandi Riparazioni, l’ennesimo contenitore industriale svuotato e riempito di cultura e spettacolo per la gioia di tutti i luddisti!
Ci vediamo a Torino!